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Moda italiana: sinonimo di qualità
Settore manifatturiero italiano in testa alla ripresa economica italiana, vola l’export
Il settore della moda è sempre stata una certezza per l’economia italiana. Ed anche stavolta, a cavallo di quella che sembra essere l’onda giusta per la ripresa economica del paese, la differenza la fa proprio questo settore.
Durante l’inaugurazione della sede di Confindustria moda a Milano, la nuova federazione di moda, tessile ed accessorio nata nel 2017 per riunire le imprese e le associazioni del settore cercando di compattarne e tutelarne la crescita e lo sviluppo, sono stati riportati i dati Istat del settore moda dell’ultimo anno. Il risultato è stato semplicemente una conferma di quanto le eccellenze della manifattura italiana stiano crescendo ed aumentando il loro valore all’interno del panorama economico italiano ed internazionale.
Nell’ultimo anno la crescita è stata del +3,2% per pellicceria, concia, pelletteria, occhialeria, oreficeria - gioielleria, calzature e tessile – abbigliamento rispetto all’anno precedente (circa 94,2 miliardi di fatturato). L’export da solo ha fatturato oltre 60 miliardi, aggiudicandosi il titolo di driver del settore, con una crescita del +5,2%; pellicceria ed occhialeria le più performanti.
I paesi europei ricoprono sicuramente la fetta più grande dell’export italiano, con il 47,8% di tutte le esportazioni. Ai primi posti Francia, Germania, Regno Unito e Spagna. Tra i paesi extra-ue primeggia, invece, la Svizzera (17,2% da sola), che da sempre funge da piattaforma logistica per la successiva esportazione in altri mercati.
Con la crescita del settore anche il mercato sta cambiando, così come la tipologia di acquirenti e la diffusione sul mercato stesso. Secondo uno studio dell’Osservatorio Fashion American Express proprio sul settore della moda italiana sono i Millennials i nuovi clienti del settore moda, circa il 70% di loro, infatti, dichiara di acquistare abbigliamento di lusso. Cambiano anche le città predilette per lo shopping sfrenato ed all’insegna del lusso: Napoli guadagna il primo posto, seguita da Torino, Milano solo al terzo posto. A ruota seguono Firenze, Palermo, Bologna e Roma.
Il settore, in generale, registra una crescita del 7%, dettata anche dalla nascita di nuove imprese all’interno dello stesso. Tante sono infatti le richieste per imprese che operano nella manifattura tricolore, così come riportano aziende operanti nell’intermediazione, ad esempio Cogefim.
Tutti questi dati confermano semplicemente che il mercato sta cambiando, insieme alle tipologie di clientela ed ai mezzi di vendita e comunicazione, ma che alcune certezze non crollano: la moda italiana è come sempre sinonimo di qualità
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