Cogefim: società leader in Italia nel campo della intermediazione aziendale ed immobiliare - blog - opinioni - pareri - recensioni - forum

AUMENTA IL POTERE DELLE MICRO, PICCOLE E MEDIE IMPRESE ITALIANE

Le Pmi del Food & Beverage incentivano le esportazioni oltreoceano

Nel mondo dei prodotti alimentari il Made in Italy rimane un marchio di grosso impatto anche (e soprattutto) all’estero, essendo simbolo di alta qualità, naturalezza e varietà; non sorprende, dunque, che le esportazioni siano una pietra miliare della nostra economia. Un particolare curioso dell’attuale situazione è che protagoniste di questo commercio che va oltre i confini nazionali sono le attività di piccole e medie dimensioni che tra l’altro costituiscono circa il 90% del tessuto economico nazionale. Uno dei principali Paesi target degli ultimi anni (dopo Francia e Germania) è la Cina, con cui si stanno intrattenendo i maggiori contatti da un punto di vista commerciale. Nel 2018 le Pmi italiane hanno esportato verso il Paese asiatico una quantità di prodotti pari a circa 400 milioni di euro, concentrandosi soprattutto sui vini e sull’olio di oliva, simboli della cucina mediterranea. Tale collaborazione non è poi così inaspettata, se si considera che entrambi i Paesi vantano una cultura agricola e alimentare molto fiorente; l’interesse della Cina verso l’Italia è sicuramente legato alla sua energia rurale e alla sua capacità di valorizzare i prodotti del territorio. Un aspetto sicuramente interessante di questi recenti sviluppi è l’aumento degli imprenditori che desiderano investire, appunto, in queste piccole realtà nazionali che risultano molto promettenti. Una delle più affermate società di intermediazione aziendale, Cogefim, spiega come numerosi investitori siano più che propensi a comprare attività che possano essere vincenti sia sul territorio nazionale che per le esportazioni estere, approfittando della situazione attuale in vista di cogliere i frutti futuri di questi scambi commerciali. L’export e gli accordi con la Cina crescono ad un tasso medio annuo del +17% e sembrerebbe, infatti, non essere intenzionato ad arrestarsi.  

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