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Lombardia: bando da 6,5 milioni per l’agriturismo
La regione Lombardia ha indetto un bando il cui fine è quello di valorizzare le risorse ambientali, la qualità dei prodotti e lo sviluppo territoriale.
A fronte dell’ottimo successo riscosso dalla prima edizione del bando dell’operazione 6.4.01 del programma di sviluppo rurale, la regione Lombardia ha deciso di indirne una seconda.
Nella precedente versione avevano superato la selezione, e quindi erano state ammesse ai finanziamenti, ben 54 domande. L’importo complessivo era stato pari a 6.070.460,58 euro: 4.625.170,21€ per le 43 domande delle zone collinari e montane; 1.445.290,37€ per le 11 domande provenienti dalla pianura.
La decisione di stanziare tale cifra per gli agriturismi è dovuta al ruolo portante che essi ricoprono nella valorizzazione e nello sviluppo di: risorse ambientali, prodotti aziendali di qualità, agricoltura multifunzionale e di territori dal punto di vista economico, sociale e occupazionale, arrivando a coinvolgere e a riguardare anche le aree più svantaggiate e marginali della regione.
L’operazione 6.4.01 a livello macroscopico si pone come obbiettivo quello di migliorare la competitività e la redditività aziendale. Andando più nel dettaglio punta a migliorare le prestazioni economiche e la diversificazione delle aziende, favorendo la qualificazione professionale, il ricambio generazionale e l’impiego di energie rinnovabili.
Per poter concorrere è necessario presentare la domanda, esclusivamente per via telematica, entro le 12.00 di lunedì 11 settembre.
Dal momento in cui il richiedente appare sull’elenco delle imprese finanziate, entro 24 mesi di tempo deve obbligatoriamente aver concluso gli interventi oggetto di finanziamento. Il contributo erogato non potrà essere superiore a 200.000€, in caso di superamento della soglia la domanda sarà ugualmente ammissibile, ma l’importo verrà riportato al massimale previsto.
Possono presentare domanda tutte le imprese agricole individuali, le società agricole di persone, le società agricole di capitali o le cooperative in possesso di certificato di connessione, purché abbiano l’intenzione di recuperare attraverso la ristrutturazione, il restauro o il risanamento conservativo le strutture agricole esistenti e non più necessarie all'attività agricola (sono incluse anche la realizzazione di volumi tecnici, l’ampliamento e l’adeguamento di servizi igienici e la realizzazione di impianti tecnologici).
Sono anche possibili interventi per l’allestimento, in ambito aziendale, di aree attrezzate per l'agricampeggio e la sosta di roulotte e caravan, la realizzazione di percorsi aziendali ciclo-pedonali e ippoturistici, compreso il loro allestimento.
Sarà data priorità alle domande inerenti alle zone di montagna e di collina.
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