Cogefim: società leader in Italia nel campo della intermediazione aziendale ed immobiliare - blog - opinioni - pareri - recensioni - forum

IL MOTORE DELLA RIPRESA IN ITALIA E’ LA RISTORAZIONE

Gli italiani sono un popolo a cui piace stare fuori: aumenta vertiginosamente la domanda nella ristorazione facendo crescere anche investimenti ed occupazione.

Bar e ristoranti in testa alla ripresa dei consumi delle famiglie italiane. Il dato viene fuori dal Rapporto della Ristorazione della Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) che questo gennaio si è riunita in conferenza stampa presso il Palazzo Castiglioni a Milano, sede dalla Confcommercio Milano- Lodi- Monza Brianza. Quello che si evince dal rapporto è un quadro più che positivo, in particolar modo per quanto riguarda l’andamento dei consumi fuoricasa: il 36% dei consumi alimentari complessivi che, di conseguenza, hanno generato una crescita anche del fronte occupazionale (+3,3% rispetto all’anno precedente).

Lino Enrico Stoppani, presidente di Fipe, sostiene che i consumi di cibo fuori casa sono tornati al livello “pre-crisi”, una vera e propria creazione di valore ed occupazione.

Gli italiani sono un popolo al quale piace stare fuori casa, insomma, i numeri parlano chiaro: la spesa per mangiare fuori casa ha superato gli 83 miliardi di euro, la ristorazione ha guadagnato una domanda di 2,5 miliardi di euro. Il terzo trimestre del 2017, da solo, ha confermato il trend positivo che andava avviandosi da inizio anno, al punto che sono state avviante, in questo settore, 15714 imprese. A confermalo c’è anche la Cogefim, tra i più importanti intermediari aziendali, che sostiene di aver notato un netto miglioramento negli investimenti nel settore negli ultimi tempi. Le regioni in testa in tema di investimenti sono la Lombardia (+15,4%), Lazio (+10,9%) e Campania (+9,5%).

Ad incentivare il desiderio di consumare i pasti fuori casa ci sono anche i prezzi che sono rimasti sotto controllo, quasi del tutto invariati (il costo del caffè è addirittura inferiore rispetto all’anno precedente).

Purtroppo c’è ancora tanto lavoro da fare, il gap di produttività raggiunto durante il periodo della crisi prevede ancora dei tempi lunghi per un recupero totale e, purtroppo, non tutte le aziende riescono a far fronte ai costi; però, finalmente, inizia ad intravedersi una ripresa e gli scenari prospettati sono più che ottimistici.

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